mercoledì 30 dicembre 2015

Soraya





Il coraggio è donna. Lo è ogni volta che insorge contro il dito feroce che giudicante le inchioda al muro dell'insicurezza. L'insurrezione è femmina avida e smaniosa di giustizia quando il fondo è stato ampiamente raschiato e di unghie non se ne hanno più. E' la bellezza di un guizzo palpitante di vita che fino all'istante prima sembrava volesse spegnersi arrendevole al cospetto dell'amara verità, dell'insanabile errore di valutazione. L'amore diventa gabbia e gli abbracci pesanti catene che accompagnano la malattia dello spirito, che, a lungo andare esplode violento nella carne. Se fossi scuola, insegnerei l'arte del non amare a tutti i costi. Abolirei quell'insopportabile sindrome che ti fa disincantata crocerossina delle cause perse, paladina degli uomini impossibili. Se potessi, se solo ne avessi la facoltà, diffonderei la disobbedienza al testosterone dominatore che a suon di finte lusinghe mutatesi in agonia somministrata lenta e indolore ti spinge vigliacco verso il baratro. Fu tuo il rammarico di appendere fiocchi rosa all' indesiderata culla, padre. Mia l'insoddisfazione di tingerli d'azzurro pur di compiacerti. E divenni dorata, cosi che ne il tuo, ne il mio di volere poterono sopraffare quello degli Dei che tutto vedono e ogni cosa stabilirono per quella figlia che Fato volle dissolta in mille minuscoli pezzi da seminare e mietere laddove la terra lo desiderava. Gravida di odio e trionfo di occhi di brace ritornai a te impugnando l'unica arma che la luna, madre amorevole, mi diede: una falce e l'urlo dei giusti che squarcia i cieli di ogni creatura oppressa. Avrei dovuto ucciderti quando ne ebbi l'occasione, ma mia fu la compassione e il prezzo da pagare per cotanta leggerezza pesa come 30 denari ottenuti in cambio dell mia libertà. Traditrice della mia stessa essenza, priva di qualunque misericordia, feci del tuo insegnamento l'unica via percorribile. L'uomo come patibolo nella pubblica piazza:non conobbi altro volto dell'amore. La mia colpa: essere donna. La tua certezza: poter confermare la mia colpa. Piegata davanti al sole che sorge, la promessa fatta fu un sussurro bagnato di pianto: rinasco aquila disobbediente priva di becco lasciato a pezzi ai piedi di una Madonna nera, in attesa della mia vittoria. 

martedì 29 dicembre 2015

Chiara la lupa


La Donna Selvaggia porta tutto cio' di cui una donna ha bisogno per essere e sapere. Porta il medicamento per tutto. Porta storie e sogni e parole e canzoni e segni e simboli. E' nel contempo veicolo e destinazione.
Riunirsi alla natura istintuale non significa disfarsi, cambiare tutto da sinistra a destra, dal nero al bianco, spostarsi da est a ovest, comportarsi da folli o senza controllo. Non significa perdere le proprie socializzazioni primarie, o diventare meno umane. Significa piuttosto il contrario. La natura selvaggia possiede una ricca integrità.
Significa fissare il territorio, trovare il proprio branco, stare con sicurezza e orgoglio nel proprio corpo indipendentemente dai suoi doni e dai suoi limiti, parlare e agire per proprio conto, in prima persona, essere consapevoli, vigili, rifarsi ai poteri femminili innati dell'intuito e della percezione, riprendere i propri cicli, scoprire a che cosa si appartiene, levarsi con dignità, conservare tutta la consapevolezza possibile.
La Donna Selvaggia in quanto archetipo, e tutto quanto sta dietro di lei, È la patrona di tutti i pittori, gli scrittori, gli scultori, i ballerini, i pensatori, di coloro che compongono preghiere, che ricercano, che trovano, perchè‚ tutti loro sono impegnati nell'opera di invenzione, ed È questa la principale occupazione della Donna Selvaggia. Come in tutte le arti, sta nelle viscere, non nella testa. Può inseguire e correre e convocare e respingere. Può sentire, mimetizzarsi, e amare profondamente. E' intuitiva, tipica, e normativa. E' assolutamente fondamentale per la salute mentale e dell'anima delle donne.
-Donne che corrono coi lupi - C.P.E.

Photo: Chiara Mei

La forza di Elisabetta



Le donne dagli occhi grandi guardano il mondo con meraviglia ed entusiasmo, con rabbia, tormento e determinazione, con voglia di vivere e di combattere. Le donne dagli occhi grandi sono tante, tutte affascinanti, ciascuna con la propria unica e particolare bellezza concentrata in un particolare del viso, in una ciocca di capelli, nel modo di incedere, di parlare o di sorridere. Le donne dagli occhi grandi amano con passione, fanno dell’oggetto del loro desiderio il centro della propria vita, pronte a sacrificarsi, a mentire, a negare se stesse, a fare le valige e partire. Donne per le quali “l’amicizia tra uomini e donne è un bene imperdonabile”, donne che hanno “un tale subbuglio nel cuore” che per ventilarlo lasciano le porte aperte, “così che chiunque poteva entrare e chiedere affetto e favori senza neppure bussare”, donne che danno baci “di quelli che le donne innamorate regalano perché non sanno più dove metterli”.
-A. Mastretta
Photo: Elisabetta Rella 

La dolcezza di Francesca



Ci sono donne…
E poi ci sono le Donne Donne…
E quelle non devi provare a capirle,
perchè sarebbe una battaglia persa in partenza.
Le devi prendere e basta.
Devi prenderle e baciarle, e non devi dare loro il tempo il tempo di pensare.
Devi spazzare via con un abbraccio
che toglie il fiato, quelle paure che ti sapranno confidare una volta sola, una soltanto.
a bassa, bassissima voce. Perchè si vergognano delle proprie debolezze e, dopo
averle raccontate si tormentano – in una agonia
lenta e silenziosa – al pensiero che, scoprendo il fianco, e mostrandosi umane e fragili e
bisognose per un piccolo fottutissimo attimo,
vedranno le tue spalle voltarsi ed i tuoi passi
allontanarsi.
Perciò prendile e amale. Amale vestite, che a
spogliarsi son brave tutte.
Amale indifese e senza trucco, perchè non sai
quanto gli occhi di una donna possono trovare
scudo dietro un velo di mascara.
Amale addormentate, un po’ ammaccate quando il sonno le stropiccia.
Amale sapendo che non ne hanno bisogno: sanno bastare a se stesse.
Ma appunto per questo, sapranno amare te come nessuna prima di loro.
-Alda Merini


Photo: Francesca Giovannetti

Il sorriso di Sara


Le donne.

Che stramba invenzione, riescono a tenere il peso del mondo sul palmo di una mano come fosse una piuma.
Sono in grado di assorbire mari di lacrime all'interno di un solo abbraccio. Diffondono fasci di luce ovunque utilizzando un unico, meraviglioso strumento: il sorriso.
Raccolgono e annullano giorni e giorni di incubi, all'interno di un dolce sguardo.
Le donne... hanno dentro il loro ventre, il senso supremo dell'esistenza.

-Anton Vanligt

Photo: Sara Boi

Mimì la guerriera



Donne mie illudenti e illuse che frequentate le università liberali, imparate latino, greco, storia, matematica, filosofia; nessuno però vi insegna ad essere orgogliose, sicure, feroci, impavide. A che vi serve la storia se vi insegna che il soggetto unto e bisunto dall’olio di Dio è l’uomo e la donna è l’oggetto passivo di tutti i tempi? A che vi serve il latino e il greco se poi piantate tutto in asso per andare a servire quell’unico marito adorato che ha bisogno di voi come di una mamma?
Donne mie impaurite di apparire poco femminili, subendo le minacce ricattatorie dei vostri uomini, donne che rifuggite da ogni rivendicazione per fiacchezza di cuore e stoltezza ereditaria e bontà candida e onesta. Preferirei morire piuttosto che chiedere a voce alta i vostri diritti calpestati mille volte sotto le scarpe.
Donne mie che siete pigre, angosciate, impaurite sappiate che se volete diventare persone e non oggetti, dovete fare subito una guerra dolorosa e gioiosa, non contro gli uomini, ma contro voi stesse che vi cavate gli occhi con le dita per non vedere le ingiustizie che vi fanno. Una guerra grandiosa contro chi vi considera delle nemiche, delle rivali, degli oggetti altrui; contro chi vi ingiuria tutti i giorni senza neanche saperlo, contro chi vi tradisce senza volerlo, contro l’idolo donna che vi guarda seducente da una cornice di rose sfatte ogni mattina e vi fa mutilate e perse prima ancora di nascere, scintillanti di collane, ma prive di braccia, di gambe, di bocca, di cuore, possedendo per bagaglio solo un amore teso, lungo, abbacinato e doveroso(il dovere di amare ti fa odiare l’amore, lo so)un amore senza scelte, istintivo e brutale.
Da questo amore appiccicoso e celeste dobbiamo uscire donne mie, stringendoci fra noi per solidarietà di intenti, libere infine di essere noi intere, forti, sicure, donne senza paura.


-Dacia Maraini


Photo: Mimì Pinsino 

martedì 15 dicembre 2015

Mamme e spiritualità




Non è affatto semplice conciliare il ruolo di madre con quello di donna di sapere, specie quando i nostri figli non sono più cosi piccoli e si sa, la curiosità a quell'età è dirompente. Arrivano gli anni dei continui "Perchè?" e quando le loro manine paffute iniziano a frugare nella nostra spiritualità, non abbiamo alternative: siamo giunte al momento delle tanto temute spiegazioni. Potrei usare proprio la mia storia come esempio, sapete? Divenni madre molto presto. Avevo 20 anni e mi occupavo di stregoneria e spiritualità già da qualche tempo. In una società che ahimè, ancora oggi, ci vede vittime dei roghi del nuovo millennio, dove non è più la carne a bruciare, ma la reputazione, rivelare a tua figlia che sei una figlia della Dea Madre deve essere un atto d'amore eseguito con delicatezza e cautela. Personalmente, ho preferito non perdere tempo. Ho permesso alla mia bambina di toccare con mano l'amore della Dea fin dal suo primo vagito. E' nata l'1 Agosto del 2001, ovvero a Lughnasad, il Sabba che segna l'inizio dei grandi raccolti. Avendo la bella stagione a mio favore, decisi di immergerla nelle acque del mar Tirreno e cosi, dopo un rituale di presentazione fatto di canti, tamburi e offerte a base di fiori, miele e frutta di stagione, fu baciata dalla Signora dei mari: Yemanja. Ancora oggi, il loro legame, è a dir poco commovente. Fu un rituale intimo ma molto intenso. Dopo aver affidato mia figlia e la sua protezione alla Rainha do mar, passo dopo passo, le permisi di scoprire un tassello per volta, il potere del femminino sacro. Trascorsero le lune, mutarono le stagioni, e, ciclicamente, proprio come dovrebbe essere intesa la vita, quello che un tempo era un fagottino scalciante adagiato sulla sabbia tiepida, cosparso di petali di rose bianche, stava diventando una giovane Dea pronta per conoscere la verità. Una della cose fondamentali è il coinvolgimento. Ma badate bene, nonostante il profondo legame fatto di sangue e anima, bisogna restare imparziali durante l'istruzione della prole verso la via misterica. Ogni errore, comporta delle conseguenze necessarie alla corretta crescita interiore dei nostri figli. Lasciateli sbagliare. In questa fase della loro vita, hanno bisogno di fare e disfare a loro piacimento. L'approccio, cosi come l'evoluzione, devono avvenire sempre in modo naturale, senza forzature e mantenendo fede il più possibile alla verità. Non mentite, non nascondetevi, non inculcate nelle vostre creature la convinzione che bisogna agire nell'oscurità e nel segreto. Se questo sarà il loro destino, dovranno viverlo con immenso orgoglio. La cautela e il tramandare i misteri con parsimonia, subentreranno automaticamente in loro. Uno dei tanti "problemi" è senz'altro la frequentazione dell'ora di religione a scuola. Le controversie in merito sono state moltissime, e, non vi nego che alla fine, ho deciso di introdurla a questo tipo di lezioni, perchè desideravo che sviluppasse la giusta conoscenza che è madre della pace e della tolleranza. Ad oggi, mia figlia, non ha mai manifestato alcun genere di intolleranza religiosa, bensì, accoglie a braccia aperte i culti altrui desiderosa di imparare e ascoltare. Questo per me è motivo di grande orgoglio. Lasciateli liberi di assecondare il richiamo dell'anima, non vincolateli, niente demoni legati all'unica grande verità da sfoggiare in pubblico. Non abbiamo bisogno di santoni che detengono lo scettro del potere universale. Necessitiamo di persone umili ma forti e preparate. Sostanzialmente, se fino ad oggi avete lottato per difendere il vostro culto, vi siete battute per affermare la vostra spiritualità in una società che fatica a comprenderne il significato, o semplicemente vivete la vostra fede con gioia e soddisfazione, tramandate lo stesso sentimento ai vostri bambini. Le vie delle spirito sono infinite e mutevoli. Non importa dove verranno condotti, accompagnateli fino a quando, proprio come una Crona che si rispetti, dovrete lasciare andare la presa incitandoli a camminare sulle loro gambe. Resterete eternamente li, sagge consigliere, ma solo se interpellate. Essere madre è il compito più duro del mondo. Essere madre e donna di sapere, lo è ancor di più.


Yemanja benedica i vostri figli ora e sempre. Odoyà!  

domenica 13 dicembre 2015

Santa Lucia



Sante, martiri, ribelli e soprattutto: donne. 

La storia della nostra bella penisola è costellata di miti e leggende inerenti a moltissime donne che trasformarono la fede nella loro unica ragione vita. Il 13 Dicembre, in molte città d'Italia, si festeggia Santa Lucia, la protettrice degli occhi, dei bambini e della luce


Lucia nacque a Siracusa nel 283. Figlia di una coppia benestante, rimase orfana di padre dopo essere stata promessa in sposa ad un giovane pagano del luogo. Sua madre, Eutachia, soffriva da tempo di abbondanti emorragie, e a nulla servì il denaro speso fra medici e cure molto costose. Un giorno, stanca di tanta sofferenza, propose a sua madre un pellegrinaggio a Catania per chiedere la grazia a Sant'Agata. Dentro al suo cuore, sapeva che solo la fede avrebbe potuto guarirla. La donna acconsentì e partirono alla volta del santo sepolcro. Mentre era assorta in preghiera, Lucia, ebbe una visione. Sant'Agata le apparve amorevole e dolce come non mai dicendole: "Sorella, perchè chiedi a me quello che tu stessa hai compiuto? Hai già ottenuto il miracolo per il quale ti sei rivolta a me. Tu verrai onorata nella città di Siracusa, proprio come è accaduto a me qui a Catania". Destatasi dalla visione, potè appurare che sua madre era effettivamente guarita.
Fatto ritorno a casa, la giovane Lucia, decise di consacrare la sua vita a Cristo, e, questo, indispettì non poco il suo pretendente, che nel frattempo, bramava la dote della sua futura sposa. Quando il matrimonio fu annullato e ogni bene donato ai poveri, l'uomo denunciò Lucia come cristiana. All'epoca erano in vigore i decreti di persecuzione dei cristiani emanati dall'imperatore Diocleziono.
Iniziò cosi un calvario fatto di processi, martiri e torture. L'allora Arconte Pascasio, conscio della provenienza nobile di Lucia, dapprima tentò la conversione della giovane al paganesimo con fare benevolo, ma quando capì che tutto era inutile e che la fede di chi aveva difronte era irremovibile, decise di sottoporla alle umiliazioni della carne e dello spirito. Ordinò a decine di uomini di abusare di lei, ma ad un tratto, il corpo della Santa, si fece pesante e immobile. Niente riusciva a spostarla dal posto in cui si trovava. Nemmeno legarla con delle corde a due buoi servì a qualcosa. Lucia era li, ferma e luminosa. Pascasio, sconvolto dall'ira, ne ordinò l'immediata esecuzione a morte e poco prima di essere sgozzata, Lucia annunciò al popolo l'imminente caduta dell'impero di Diocleziano, che avvenne realmente da li a poco.
Sulle sue spoglie, i pareri sono abbastanza discordanti. Secondo quanto detto dai siracusani, il corpo di Santa Lucia fu prelevato dal complesso catacombale del posto, per poi essere trasportato a Costantinopoli, da dove venne nuovamente trafugato per essere deposto nella chiesa di San Geremia a Venezia. D'altro canto, va detto che non esistono prove sull'autenticità del corpo presente a Venezia, e che esista una seconda versione che affermerebbe che la Santa si trovi nella chiesa di Saint Vincent de Metz in Francia. Al di là delle contestazioni e delle congetture, il culto di Santa Lucia è ancora molto sentito da Nord a Sud. In Sicilia ad esempio si usa preparare la cuccia, ossia un piatto tipico a base di grano bollito con l'aggiunta di ricotta, cioccolato, cannella e tutto ciò che la tradizione prevede. Viene preparato nella notte fra il 12 e il 13 Dicembre e offerta alla Santa. Ancora oggi, in molti paese del Sud, su usa donare la cuccia ad amici e parenti. A Brescia i bambini attendono con ansia i doni della Santa, e solo chi filerà sotto le coperte in silenzio e senza fare capricci riceverà il suo meritato regalo.
Pare invece che la leggenda nota ai più sui suoi occhi che vennero cavati perchè si rifiutò di concedere il suo amore al promesso sposo, non corrispondano a verità. Il folclore siciliano, racconta che il collegamento fra la vista e Santa Lucia, sia dovuto semplicemente al suo nome: Lucia=Luce.
Volendo invece analizzare il tutto da un punto di vista squisitamente pagano, va detto che Santa Lucia, secondo l'antico calendario giuliano, trova la morte nel periodo che precede il solstizio d'inverno. La successione del calendario gregoriano, farà si che tale festività, venga posticipata di almeno 10 giorni. Basti pensare che nella tradizione romana, il 13 Dicembre, era dedicato alla Dea Demetra, signora dei raccolti, delle messi e dell'agricoltura. Nel giorno più buio dell'anno, si invocava la sua luce con la promessa di un raccolto abbondante per la prossima estate. Demetra=Luce. Lucia=Luce. Non vi pare un'analogia interessante?


La Dea ha molteplici nomi e tornerà sempre attraverso i secoli.
Indipendentemente dalla tua fede e da come desideri chiamarla
Ti auguro un felice risveglio della luce. 


venerdì 11 dicembre 2015

L'ultima luna nuova del 2015



La parola d'ordine di questo Venerdì 11 Dicembre 2015 è: Libertà. Siamo giunti all'ultima luna nuova, o nera, di quest'anno, che, per molti di noi, si è rivelato duro, ruvido e pieno di scossoni inaspettati. E' quindi giunto il tempo di scrollarci di dosso tutta la pesantezza che ci stiamo faticosamente trascinando dietro. Cosa sarebbe una Strega senza la sua adorata Signora d'argento? Lei rispecchia in pieno ogni fase della nostra femminilità. Mutevole, complessa, luminosa e avvolgente, si suddivide in 4 fasi essenziali che ci aiutano ad approcciarci in maniera armoniosa alla nostra energia creativa. La donna, a differenza dell'uomo, dispone di una marea interna strettamente legata alle fasi lunari. Basti vedere il ciclo mestruale. La luna è la manifestazione femminile più concreta a cui possiamo attingere se vogliamo riequilibrare o instaurare un rapporto sano con il nostro Femminile Sacro. Fase dopo fase, avviene una concatenazione di energie, che, se ben utilizzate, danno vita all'evoluzione di quanto desideriamo creare in noi e intorno a noi. Oggi affronteremo le influenze della luna nuova, fra addii necessari che precedono la nascita di nuovi ed edificanti progetti. Pur non essendo visibile, poichè messa completamente in ombra dall'allineamento con il sole, essa sprigiona un'energia vitale che agisce sulla trasformazione. E' tempo di chiudere con il passato, di lasciare andare sentimenti, cose, abitudini e persone che fino ad oggi ci hanno logorato. La trasformazione viene sempre preceduta da una profonda disintossicazione, ed ecco che questa luna, gioca un ruolo fondamentale. Mese dopo mese, quando assume il suo aspetto velato, ci invita a meditare su noi stessi e su quanto sia necessario il cambiamento al fine di ottenere ciò che desideriamo. raccoglimento, silenzio, meditazione, introspezione: sono le 4 regole principali per comprendere al meglio il messaggio di questa luna. Le maschere cadono al cospetto della Dea Nera, ci presentiamo a lei con l'anima messa completamente a nudo e tutto ciò che era rimasto nell'ombra durante il precedente plenilunio, muta in luce divenendo la fiaccola che ci guiderà nei prossimi 3 giorni di buio. Stiamo assistendo al matrimonio fra il sole e la luna, La dolcezza della notte si unisce alla forza vitale del giorno e dal loro incontro nascono nuove opportunità. Territori sconosciuti dell'anima aspettano di essere varcati da chi non teme il salto nel momentaneo buio di questo periodo del mese in attesa della prossima giovane falce che presto rischiarerà i nostri cieli. "La fase della Strega", è cosi che viene chiamato questo momento di raccoglimento, induce la donna al ritorno alle origini abbandonandosi ad energie primordiali e profonde. E' bene assecondare i richiami dello spirito, riconnettendosi con la propria interiorità anche e soprattutto attraverso la divinazione e la meditazione.


Rituale del nuovo inizio
Occorrente: una candela del colore corrispondente al vostro bisogno (verde: denaro e lavoro rossa: amore passionale rosa: amore romantico e amicizia azzurra: salute ecc..)
Un quaderno o dei fogli di carta, una penna.
prima di iniziare il rituale, purificate bene il vostro spazio di lavoro bruciando dell'incenso o della salvia. Concedetevi qualche minutodi relax tutto per voi e rendete l'ambiente il più accogliente possibile. Quando vi sentirete pronti, prendete il quaderno o i fogli di carta e in alto scrivete la data corrente. Subito dopo scrivete una formula simile a questa: 

"Accetto e ringrazio per il conseguimento di questi nuovi obbiettivi che avverranno nel pieno rispetto di tutti i coinvolti. Per la mia gioia, la gioia di chi amo e senza nuocere mai a nessuno"


Accendete la candela e concentratevi. Scrivete tutto ciò che desiderate nella vostra vita. Mentre scrivete, sentite crescere in voi la felicità della conquista. Visualizzatevi in un esplosione di gioia e con l'oggetto dei vostri desideri proprio li davanti a voi. Restate in meditazione per almeno 20 minuti e assaporate tutta l'energia della trasformazione. Ora bruciate i fogli sulla fiamma della candela e buttateli in una vecchia padella o in un pentolino. Lasciate consumare completamente la candela e conservate le ceneri dei vostri fogli in un sacchettino o in un tovagliolo. Riponetele in un posto sicuro. Quando avrete ottenuto quello che avete chiesto, disperdete le ceneri in un corso d'acqua.


Felice Luna Nuova!


mercoledì 9 dicembre 2015

Le 10 domande che non dovete assolutamente fare ad un operatore esoterico



Signori maghi/esoteristi/occultisti/spiritisti e chi più ne ha più ne metta: diciamoci la verità, per fare il nostro lavoro, spesso, serve un pelo sullo stomaco non indifferente.
Se ripenso a quante volte ho dovuto fare leva sul mio autocontrollo, mi viene quasi voglia di abbracciarmi da sola. Se anche voi, proprio come me, siete stati vittime dell' "ammorbo esoterico" allora vi consiglio di leggere il decalogo delle domande improponibili, che, ahimè, ci vengono invece proposte.

1-Quanto tempo ci vuole per vedere i risultati di un rito?
Credo di aver risposto a questa domanda almeno un bismiliardo di volte. La magia non è una scienza. Questo significa che ogni caso è assestante. Uno dei fattori che ritardano l'esito di un rituale è sicuramente l'ansia. Gli antichi dicevano. "Lancia un incantesimo e dimenticatene".  Vi assicuro che è proprio cosi. 


2-Posso chiamarti per sapere com'è andato il lavoro?
Certo. A patto che questa cosa non accada ogni sacrosanto giorno. Comprendo perfettamente che abbiate voglia di conoscere gli eventuali sviluppi, peccato che non esista al mondo un rituale che ribalti le cose in sole 24 ore. Lasciateci lavorare sereni e tentate di tenere a bada l'onnipresenza telefonica e virtuale. Lasciateci i nostri spazi, e, soprattutto, collaborate attraverso un comportamento lucido e positivo. Questo tipo di atteggiamento viene spesso assunto da chi non ha piena fiducia in ciò che ha richiesto, o nell'operatore, o addirittura nella magia stessa, ed è qui che la domanda sorge spontanea: "Ti sei rivolto all'esoterismo come ultima spiaggia e non perchè hai fiducia, vero? *vi preghiamo di raccogliervi in una profonda e silenziosa autoanalisi*


3-Mi insegni i rituali cosi me li faccio da sola?
La risposta è no. Purtroppo, o per fortuna, servono cose come l' impegno, sacrificio e molto, molto studio. Esistono dei rituali piuttosto semplici e alla portata di tutti che non richiedono particolari competenze. Si tratta per lo più di lavori energetici che hanno a che fare con la protezione, la purificazione, l'abbondanza e simpatie -da magia simpatica- che abbracciano l'aspetto sentimentale. In questo caso è possibile diffondere ricette, procedimenti e quant'altro, ma per tutto il resto, specie se si lavora con determinate entità, non è possibile concedere rituali che sono spesso molto complessi e richiedono la dovuta preparazione. Vi porto un esempio: voi lascereste mai una pistola in mano ad un bambino? Certo che no. Ecco. Non devo aggiungere altro.


4-Ma pratichi magia nera?
Questa cosa della magia "colorata"va chiarita una volta per tutte. Magia bianca, nera, rossa, verde...fermi tutti! La magia non ha colore. Si tratta semplicemente di scegliere come convogliare le energie, e questo dipende dall'operatore e dal punto di vista dal quale osserviamo il tutto. Se un uomo si rivolge a me perchè il suo socio in affari lo ha truffato e chiede di ottenere giustizia, ecco che siamo davanti ad un caso di magia bianca che tutto sistema e riporta il lieto fine, giusto? E se invece capovolgiamo un attimo la cosa guardandola dal punto di vista del socio truffatore?  E' chiaro che se chiediamo il suo parere ho operato un rituale di magia nera per portargli via la sua fortuna. La magia è fatta di etica, di posizioni, di ruoli e di responsabilità. Niente colori, sorry. 


5-Sei satanista?
...Ma perchè? Vestirsi di nero (colore che fra l'altro snellisce, specie se sei cicciottina come me) portare amuleti, leggere i tarocchi e occuparsi di esoterismo non ci rende in automatico dei satanisti. Ci rende semmai degli slanciati e snelli maghi. 


6-Mio cugino mi ha detto che una volta è andato da una maga e questa ha predetto la morte nei tarocchi. E' vero che queste cose portano sfortuna?
Sorvolando sull'onnipresente ed inquietante figura mitologica del cugino, (tutti noi abbiamo un cugino che prima o poi ha fatto qualcosa da raccontare) la cartomanzia non porta sfortuna. Lo stesso vale per qualsiasi altro strumento divinatorio. l'ignoranza invece porta proprio sfiga. Io provvederei subito a debellarla. 


7-Posso farti una sola domanda gratis?
Mh. Quindi fatemi capire, domani posso entrare in una libreria e chiedere: "Posso portare via con me un solo libro, gratis?" O magari al supermercato: "Salve! Mi fa un solo etto di prosciutto crudo, gratis?" Lo stesso vale per noi cartomanti. Stiamo lavorando. Le domande gratis le lasciamo a chi deve accattivarsi una potenziale clientela. Noi conosciamo perfettamente il nostro modus operandi. 


8-Ma è vero che sacrificate anche gli animali voi seguaci delle religioni africane?
Si, certo. insieme a chi fa domande stupide. 

9-Festeggiate anche voi il Natale?
Certo che lo festeggiamo! E' un momento di festa e di unione proprio come per voi. Addobbiamo le nostre case, prepariamo l'albero, partecipiamo alle cene di famiglia e godiamo a pieno della magia delle feste.


10-L'ho bombardato di messaggi, oggi l'ho chiamato ben 38 volte, sono stata perennemente attaccata al telefono in attesa di una sua telefonata, gli ho urlato addosso che deve rispondere subito al telefono e gli ho anche detto che sicuramente se fa cosi c'è un'altra! Secondo te perchè non torna da me? Perchè il rituale non ha funzionato?

...Non lo so. proverò a chiedere al tuo psichiatra. 

Campagna contro l'abuso di noi poveri esoteristi. 


martedì 8 dicembre 2015

La magia gitana: quanto si conosce realmente di essa?



E lo so che siete tutte li in trepidante attesa! Mi pare quasi di vedervi. Siamo giunti alla sezione più attesa e probabilmente più affascinante del nostro blog: la magia gitana. Mah, vi dirò, girovagando qua e la nella rete, spesso, mi sono imbattuta in descrizioni a dir poco bizzarre e inquietanti su questo genere di magia a me tanto cara, e me ne dispiace. Si, parliamo senz'altro di una delle forme esoteriche più potenti al mondo, e si, è vero che bisogna rivolgersi solo a persone estremamente competenti nel settore, ma trovo abbastanza esagerato l'alone di cupo mistero che spesso e volentieri viene utilizzato da alcuni sedicenti praticanti per descriverla. Iniziamo col dire che il potere, non sempre è accompagnato dal terrore. Come in tutte le cose serve solo tanto buon senso e la dovuta cautela. La magia gitana, o zingara, è invece allegra, passionale, viscerale, sensuale e ripeto: MOLTO, MOLTO POTENTE. Tenete sempre a mente che i gitani, venivano apprezzati e ricordati soprattutto per il loro talento nel ballo, nei lavori manuali, nel canto e nell'arte in generale. Approdavano nei luoghi in cui sceglievano di sostare temporaneamente con le loro carovane, portandosi dietro tutta l'allegria, i colori e la magia delle loro tradizioni. L'arrivo dei gitani era un momento di grande festa, e le giovani donne, attendevano con ansia questo momento, perchè sapevano che da li a poco, una zingara, avrebbe predetto loro il futuro attraverso il mitico baralho cigano (divinazione eseguita attraverso l'utilizzo di un mazzo di carte). Era cosa assai comune vedere padri di famiglia sgattaiolare fuori dalle loro case nel cuore della notte per correre da una zingara alla ricerca di fortuna o di consigli finanziari. Cosi come le nobildonne richiedevano espressamente l'intervento gitano per risolvere le loro vicissitudini amorose. Insomma, i gitani, erano ben voluti e le loro previsioni, cosi come i loro rituali, non sbagliavano mai. Dall'India, passando per il Montenegro, fino a raggiungere la Francia, i gitani, segnarono un capitolo importantissimo della storia attraverso un avvenimento inaspettato. Parliamo della nota cartomante parigina Madame Lenormand (vi dice nulla?) Questa misteriosa donna, chiamata anche "La Sibilla dei Salotti" era molto conosciuta negli ambienti aristocratici di allora per la sua ineguagliabile maestria nell'arte della cartomanzia. Non esisteva segreto per la Sibilla, e la sua cerchia di clienti era composta solo da nobili e figure facoltose.  Un bel giorno, a Parigi, girava voce che fossero appena arrivati i gitani. La notizia arrivò immediatamente alle orecchie di Madame Lenormand, e poichè era a conoscenza del grande potere di quel popolo, si precipitò all'accampamento per cercare di carpirne i segreti. Con suo grande stupore fu accolta a braccia aperte e senza nessun indugio, le fu insegnato il baralho cigano. Quando fece ritorno a casa e col consenso di tutti gli zingari, ridisegnò a modo suo un mazzo di carte molto simile al baralho che le mostrarono, e da allora la cartomanzia occidentale, ebbe uno sviluppo straordinario. In questo breve riassunto, ho voluto mostrarvi il reale volto di un popolo che pur non avendo radici, conosce i misteri di ogni centimetro dell'universo, ma lo fa con estremo rispetto. Chi sostiene che la magia gitana venga praticata solo ed esclusivamente per fini distruttivi, non conosce i principi e le regole interne di questa corrente. Nell'Umbanda, il popolo gitano svolge un ruolo importantissimo. Ci si rivolge proprio alla Linea D'oriente e agli antenati, per il compimento di alcuni lavori esoterici. Più avanti, parleremo della figura indispensabile di Santa Sara Kalì, la Santa protettrice dei gitani. Per ora ci fermiamo qui. Non voglio confondervi le idee.Quindi, ricapitolando (facciamo come a scuola) la magia gitana non è malvagia. I gitani non sono dei pazzi assassini che lanciano fatture a casaccio e soprattutto, affidatevi sempre alle competenze di chi conosce questo settore. 

Opcha! (saluto tipico gitano)

Ma perchè proprio l'Umbanda?


Non avete idea di quante volte mi sono sentita chiedere questa cosa. Eh, detta cosi potrei semplicemente rispondervi che le vie delle spirito non conoscono ostacoli, e che prima poi si ritorna sempre a casa, ma c'è dell'altro. Nel mio caso, parliamo di qualcosa di latente, che ha iniziato a muoversi in me molti anni fa, ma che per ignoranza, paura e inesperienza non ho mai voluto approfondire. Poi si sa, se una cosa deve essere, sarà con o senza la nostra autorizzazione. Sta di fatto che da austera e rigidissima seguace del celtismo mi sono ritrovata fra le braccia di un altrettanto austera ma materna Oxum. Ricordo ancora lo sgomento e la confusione dei primi periodi. Si tratta di scossoni molto violenti, fatti di capovolgimenti totali di tutta un'esistenza. Ogni mia certezza legata a ciò che ero convinta di essere era crollata come un castello di carte. Ero appena rinata, e mi ritrovavo completamente nuda al cospetto degli Orixas. Vi confesso che non è stato affatto facile. La paura e il senso di inadeguatezza mi accompagnavano giorno e notte, e di lacrime ne ho versate a iosa. Vedete, alcuni percorsi, essendo molto duri e pregni di disciplina, si affidano alla selezione naturale, ed è giusto che sia cosi. Solo i più forti, i più caparbi e i più devoti riescono a spuntarla accompagnati anche e soprattutto dall'amore degli Orixas. Parliamo di prove durissime che mettono a soqquadro ogni centimetro del nostro essere. Insomma, dopo giorni e giorni trascorsi in ginocchio a piangere perchè non mi riconoscevo più, ho deciso di afferrare la mano di Oxum, di rialzarmi e di accogliere a braccia aperte la nuova me. Non siamo noi a scegliere il cammino da percorrere. Si tratta dell'esatto contrario. Intrecci e piani divini a noi sconosciuti stabiliscono sempre il come, il dove e il quando determinate esperienze debbano palesarsi. In sostanza è come se aspettassero di vederci pronti, e vi assicuro, che dal punto di vista umano, non si è mai realmente pronti. Loro vedono oltre, sanno cose che non sospettiamo minimamente, e se si sceglie di pronunciare quel "Si, sono pronta" l'unica cosa saggia da fare è quella di rimettersi al loro volere con fede e amore. In Italia, le religioni Afro-Brasiliane, sono pressochè sconosciute, e, nella migliore delle ipotesi, vengono diffuse in malo modo. Capite bene che per chi decide di intraprendere questo percorso in maniera seria diventa molto difficile reperire informazioni o condividere con chi ha i medesimi interessi. Potrei entrare nel dettaglio narrandovi di chi ha guidato i miei passi all'inizio di questa grande avventura chiamata Umbanda, ma non lo farò. Mi limiterò semplicemente a ringraziare le persone in questione senza scendere nei particolari. Ogni calcio ricevuto, mi ha dato modo di rimettermi in piedi e di camminare sulle mia gambe. Ad oggi non ho più alcuna notizia in merito alle due donne brasiliane che mi hanno iniziato, ma resta comunque la gratitudine. Se non fosse stato per loro, non sarei qui, non avrei conosciuto la forza e l'amore degli Orixas, e, soprattutto, non avrei mai incontrato quella che ad oggi considero il mio modello di vita. Il suo nome è Fatima de Oxum. Una donna splendida, una Mae de Santo del Candomblè straordinaria e di un'umanità fuori dal comune. L' incontro con Fatima ha segnato il mio risveglio, e, finalmente, dopo essermi rimessa in piedi, ho scelto di affrontare il mio cammino verso il sacerdozio con l'unico sentimento possibile: L'ORGOGLIO. In attesa di ricongiungermi alla mia vera essenza e di poter tornare in Brasile anche con il corpo oltre che con lo spirito per riunirmi a quella che considero la mia terra, continuerò a percorrere la strada degli Dei d'Africa con amore e rispetto.

Un saluto e Axè!


Exu


Prima di parlarvi di Exu, iniziamo con un importantissima premessa: NON SI TRATTA DEL DIAVOLO. NON HA NULLA A CHE VEDERE CON L'INFERNO, I DEMONI E LE GERARCHIE SATANICHE.
Exù è l'Orixà che viene salutato e onorato per primo. Non esiste rituale con altre divinità che possa essere iniziato senza passare prima da lui. Dispettoso, sarcastico e a tratti cinico, ma anche benevolo, protettivo e dispensatore di doni, Exu viene erroneamente associato al diavolo a causa della sua connotazione particolarmente "umana" e quindi ancorata ai vizi materiali e terreni. E' l'intermediario tra uomini e Orixás, ed è quindi suo compito portare le nostre richieste alla loro attenzione. Secondo alcune leggende sarebbe figlio di Oxalá e Yemanjá, ma per altri è un'entità che gli Orixás hanno creato per far loro da messaggero. Una storia ad esempio narra che Exú fu il primo uomo a essere creato da Oxalá, con il compito di aiutante. Un giorno Orunmilá, il grande saggio, l'oracolo divino, andò a chiedere un figlio a Oxalá, poichè lui e sua moglie non potevano averne e scelse proprio un "piccolo" Exu come suo erede. Non fu una grande trovata e nonostante Oxalà tentò di dissuaderlo in tutti i modi, stabilì che quello era il figlio giusto per lui. La prima stranezza del piccolo non tardò ad arrivare, poichè appena nato, iniziò subito a parlare. Non contento iniziò a divorare tutto ciò che gli capitava a tiro, inclusa sua madre. Quando Orunmilà si rese conto dell'accaduto iniziò a rincorrere il figlio in capo al mondo e una volta raggiunto lo frantumò in 201 pezzetti di laterite, ma l'ultimo pezzo si riformò sotto spoglie umane generando un nuovo Exu. Raggiunsero finalmente un accordo e dopo aver rigettato tutto ciò che aveva inghiottito, inclusa sua madre pretese di diventare il primo fra gli Orixas e cosi fu.
Exù è la vitalità, la dinamicità, il moto dell'esistenza e la fluidità dei cammini che lui stesso controlla. Per questo le sue offerte vengono lasciate al centro della sua dimora: gli incroci. E' anche il signore della fertilità ed è cosa assai comune incontrare delle sue raffigurazioni dotate di organi genitali dalle dimensioni a dir poco enormi. 
In apparenza, Exu potrebbe apparire solo come un servitore, ma cosi non è e badate bene a trattarlo con tutti i dovuti riguardi se non volete che il suo fare dispettoso si manifesti. 
Ma in realtà non esiste un solo Exu. Il più evoluto fra tutti è Exu Elegbarà mentre gli altri sottoposti incaricati alla compagnia spirituale e alla guida nei confronti degli esseri umani hanno svariati pseudonomi: (Es. Exu Rei, Exu Sete Catacumbas, Exu Veludo, Exu Tiriri, Exu Pé-de-Bode, Exu Sete Facadas etc) e variano le loro caratteristiche in base al grado evolutivo raggiunto.
Ricapitolando: Exu è l'inizio, il potere, l'apertura dei cammini, il destino, la sorte, la fertilità, il fascino, la ricchezza, l'allegria, la gioia e il rispetto. 
Lavoro con lui con immenso onore e posso garantirvi che le richieste di un cuore puro, non restano mai inascoltate. 

Caratteristiche
Saluto: Larôye Exú
Dominio: Strade, incroci, porte
Axé concesso: Movimento, comunicazione, fecondità, ricchezza, apertura dei cammini.
Ruolo: Messaggero degli Orixás
Giorno della settimana: Lunedì
Colori: Rosso e nero
Strumenti: Ogô (bastone ricurvo), tridente
Cibo (offerta): carne cotta nell'olio di palma, farina di manioca


L'Umbanda


L' Umbanda fa parte delle religioni Afro-brasiliane e nacque grazie al medium Zelio de Moraes intorno al 1930, nella città di Niteroi, di fronte a Rio de Janeiro in Brasile. Il termine Umbanda deriva dalla lingua Bantu e la sua radice è ymbanda con cui gli stregoni o i capi delle tribù venivano designati.

Questi culti nascono in seguito alla terribile deportazione degli schiavi africani in Brasile. Le loro usanze, i loro costumi e soprattutto le loro religioni, erano categoricamente vietate dai padroni e per poter sopravvivere nel "nuovo continente" viste le notevoli difficoltà incontrate, accomunarono diverse culture mantenendo gli elementi africani originari, ai quali aggiunsero correnti amerinde e cristiane, formando cosi un movimento sincretico. Anche nell'Umbanda, vennero aggiunti elementi spiritici, ricordando così il fondatore dello spiritismo, il capitano José Pessoa, predecessore del più noto Allan Kardec.
Come negli altri culti afro-brasiliani, l'Umbanda crede in un essere supremo e in una serie di entità intermedie chiamati Orixas, ossia divinità africane collegate alle potenze della natura ( fulmini, acqua, terra, vento ecc), e sono sincretizzate con le figure cristiane:

Oxalá - L' Orixá più importante - Signore Gesù Cristo
Ogum - Orixá o Dio della Guerra - San Giorgio
Xango - Orixá o Dio del Fulmine - San Giovanni Battista
Iemanja - Orixà o Dea delle Acque - Vergine Maria
Oxum - Orixà o Dea delle acque dolci - Immacolata Concezione
Oxossi - Orixà o Dio delle foreste - San Sebastiano
E così via..

Fra il mondo degli umani e gli Orixas esiste una figura di mezzo, un messaggero chiamato Exu erroneamente associato alla figura del diavolo dalla religione cattolica. Exu è il più importante di tutti ,poichè senza di lui e senza la sua intercessione, nulla è possibile.
Nell'Umbanda, cosi come in ogni altra religione afrobrasiliana vedi il Candomblè, è necessaria la medianità per poter lavorare al meglio con gli Orixas e le entità subordinate indispensabili al lavoro spirituale che si svolge nei terreiros (luoghi di culto all'interno dei quali si praticano cerimonie, sedute ecc nei quali vengono accolti i fedeli che chiederanno consulto alle divinità giunte attraverso incorporazione dei medium)
L'Umbanda si avvalora della divinazione e crede nella rein-
carnazione e nel Karma.

L'Umbanda e gli altri culti afro-brasiliani sono concezioni religiose e cosmiche che sviluppano un'azione di culto per le forze della natura. Nonostante il sincretismo atto alla sopravvivenza del culto in epoca di schiavitù, gli umbandisti non possono essere considerati cattolici poichè parliamo di pantheon yoruba/afro.
Lo testimoniano la reincarnazione, il karma e l'utilizzo di pratiche magiche. Tutte cose incompatibili con il cristianesimo. Una delle regole principali di questo magnifico cammino spirituale è senz'altro l'umiltà. Non a caso, il colore tipico dei figli d'Umbanda è il bianco, indossato per celebrare la purezza e la luce e come forma di rispetto nei confronti degli Orixas.

Saravà Umbanda! 


Consulti di cartomanzia




Di seguito poche e semplici regole per prenotare il vostro consulto di cartomanzia telefonico:
-Il numero da chiamare è:
3248838724.
-I consulti si svolgono dal Lunedì al Sabato dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00
-Ogni consulto costa 30 euro senza limiti di tempo e di domande. Concluderemo la consulenza solo quando sarete soddisfatti dell'esito. Per questo non applicherò mai un tariffario a tempo. I consulti devono avvenire con calma e serenità senza ansie dovute al tempo che sta per scadere.
-Per effettuare il pagamento basterà recarsi in un comune tabacchi onde evitare lunghe code alla posta,(ormai sono tutti abilitati SISAL) e dettare al tabaccaio i dati Postepay che vi verranno forniti via Email o via Whatsapp. 
-I consulti avverranno solo ed esclusivamente a pagamento avvenuto che dovrete dimostrare attraverso una foto della ricevuta da inviare sempre via Email o su Whatsapp.
-E' necessario prenotarsi almeno 24 ore prima in modo da rispettare la lista clienti del giorno seguente.
-Il servizio non è disponibile per i minorenni.
-Non è un 899 
-Non eseguo consulti su casi inerenti a malattie fisiche o psichiatriche. Ad ognuno il proprio lavoro. Per questo esistono i medici
-Mi occupo di cartomanzia da 24 anni e dopo aver sviluppato una certa competenza attraverso lo studio e l'impegno, applico quanto appreso con estrema serietà. Specializzata in Sibilla Gitana e Tarocchi degli Orixas
-Non scrivetemi chiedendomi cose come: "Posso chiamarti un attimo?" No. Se avete bisogno di parlare con me, prenotate un consulto. Io non funziono ad "attimi" che poi inevitabilmente diventano ore e rubano tempo al mio lavoro. 
A presto! 
Soraya



lunedì 7 dicembre 2015



Finalmente ci siamo! Dopo un pomeriggio trascorso fra siti ipertecnologici, piattaforme ultrafornite di diavolerie di ultimissima generazione, mi sono detta: "Ma chi me lo fa fare?"
Ed eccomi tornata al caro vecchio Blogger. Semplice, intuitivo e discreto. Volevo stupirvi con effetti speciali, ma alla fine, come sempre, la semplicità ha avuto la meglio. Avevo bisogno di uno spazio tutto mio nel quale gestire ordinatamente i miei pensieri, e, come molti di voi sanno, amo condividere, confrontarmi e raccontarmi. Ergo, necessitavo di un vero e proprio diario (in questo caso virtuale) nel quale appuntare quello che sto raccogliendo in questo magnifico cammino chiamato Umbanda. Nonostante il periodo a dir poco caotico dovuto al mio recentissimo trasloco, mi sono concessa del tempo per ritagliarmi un angolino tutto nostro. Ah, a proposito di trasloco, qui la connessione va ancora a singhiozzo. Vi chiedo di avere un pochino di pazienza. A breve, non appena Infostrada si degnerà di ricordarsi di noi, tornerò attiva al 100%. Per ora accontentiamoci di questi brevi attimi di fortuna concessi dalla rete locale. Non a caso, ho scelto il Lunedì per aprire i battenti, e sapete perchè? Perchè nulla può avere un degno inizio senza la benedizione di quel baldo giovine di Exu! E qual'è il suo giorno? (vediamo in quanti di voi sono stati attenti in questi mesi)...LUNEDI!
Ne converrete con me che è pressochè obbligatorio dedicare questa nostra nuova avventura insieme proprio a lui: il signore della notte, degli incroci  e dei cammini. Il messaggero. Colui che tutto muta e tutto lascia emergere. Insomma, senza Exu, nulla può essere progettato o iniziato. Ora passiamo alla parte più "seriosa" della questione. In questo nuovo spazio, che segna anche un nuovo inizio, oltre alle mie riflessioni, agli scambi e il resto, gestirò anche la mia vita lavorativa e spirituale. Questo cosa significa? Che non si utilizzerà più Whatsapp per interagire 24 ore al giorno. Vi confesso che in questi giorni di silenzio forzato, ho avuto modo di riflettere su un paio di cose che stavano iniziando a sfuggirmi di mano a causa della mia spesso esagerata accondiscendenza. Ritrovarsi braccata da qualche persona ad ogni ora del giorno e della notte, stava diventando davvero una cosa insostenibile, ed è per questo, che bisogna ridefinire i ruoli. Nonostante il grande affetto che nutro per molte di voi, sono stata spesso ripagata con invadenza, maleducazione e non curanza nei confronti dei miei spazi e della mia privacy. Sono certa che capirete e che da oggi inizieremo un nuovo cammino fatto di discrezione, educazione e comprensione RECIPROCA. Eh si, perchè sono una donna proprio come voi. E questo significa che ho tutti i patemi di una comune trentacinquenne madre di una bellissima quanto burrascosissima adolescente e cittadina di questo mondo che ama trasportarmi da una parte all'altra. Questo non significa che non sarò presente o attenta alle vostre vicissitudini. Vuol dire che per una questione legata al saper vivere potrete contattarmi solo via E-mail e su Facebook. Vuol dire anche che non posso più concedervi lunghe e quotidiane chiacchierate al telefono nelle quali arrivate a narrarmi anche il più piccolo spostamento d'aria capitatovi.
La nostra "famiglia" è notevolmente cresciuta nell'ultimo periodo, e desidero dedicare il giusto tempo ad ognuna di voi. Necessito di apportare delle migliorie al mio lavoro, e, fra le mie priorità, figura la serietà unita alla professionalità. Proprio come ogni altra consultante, dovrete prenotare il vostro consulto scrivendomi anticipatamente. Spero di cuore che possa iniziare un bel cammino fatto di consapevolezza, guarigione interiore e vittorie. E ricordate: SOLO SE LO DESIDERI DAVVERO E HAI VERAMENTE FEDE LE COSE POSSONO REALIZZARSI. Vado a celebrare la mia bellissima Maria Padilha. Ogni sua benedizione sia per tutte voi.
Un abbraccio! Axè! 


Benvenuto!



Se sei giunto fin qui, significa che qualcosa, nella tua vita, necessita di un grande cambiamento. 
Il mio nome è Paola, meglio conosciuta come Soraya. Porto il nome della mia guida gitana, maestra nella cartomanzia e nella risoluzione di molti problemi legati per lo più all'amore. Mi occupo di esoterismo da ben 24 anni, e, ad oggi, posso definirmi con immenso orgoglio una bruja.
Cos'è una bruja? E' tutto ciò che dovrebbe essere una donna: una strega, una detentrice delle antiche tradizioni con la capacità di divulgare in modo adeguato i sacri misteri. Attraverso lo studio, l'impegno e il sacrificio, quello che un tempo era solo una bambina affascinata dall'occultismo, si è trasformata in una figlia degli Orixas. Se lo vorrai, affronteremo insieme un lungo e affascinante viaggio attraverso antichi culti e misteriosi rituali. Ti porterò nella dimora degli Exus e delle loro spose: le bellissime Pomba Giras. Conoscerai la grandezza del Pantheon Yoruba e ti condurrò per le strade di Bahia dove ogni cosa è possibile.
Il tutto ovviamente accompagnato dai miei fedeli strumenti da lavoro: Tarocchi, Sibille, Buzios e tanto altro ancora.
Bene, caro lettore, ti auguro una felice permanenza. Axè!
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