giovedì 23 giugno 2016

Il malocchio: cos'è e come si toglie



Già vi vedo tutte concentrate nel leggere questo articolo. Curiose, eh?
In effetti l'argomento malocchio fa ormai parte delle paure più recondite degli esseri umani.
Da che mondo e mondo, se ripensiamo alle nostre nonne, ci capiterà di ricordarle tutte indaffarate fra piattini, olio d'oliva e preghiere, mentre bisbigliano nel loro dialetto che il malocchio vi ha colpiti.
Un'immagine tenera, se vogliamo, ma che nasconde molto altro.
Cos'è quindi questo tanto temuto malocchio?
Il nome stesso, ci riporta alla mente qualcosa di estremamente negativo che parte per l'appunto dagli occhi. Dallo sguardo. In genere i sentimenti che accompagnano questo vero e proprio rituale (si, lo è anche senza l'ausilio di ingredienti, strumenti magici ecc...ricordatevi che l'intenzione, se ben mirata, miete più vittime di un enorme calderone colmo di chissà quali diavolerie) sono molto bassi e nocivi. Parliamo quindi di invidia, gelosia, cattiveria e ossessione. Non tutti i fascinatori (è cosi che vengono chiamate le persone portatrici di malocchio, specie nel Sud Italia) sono consapevoli del male che riescono ad arrecare. Per molti infatti è un'irradiazione spontanea e non premeditata, ma, paradossalmente, se pur privi di qualsiasi intenzione, sono i più pericolosi, perchè non dispongono di alcun autocontrollo. I sintomi più comuni e che ci fanno capire di essere stati colpiti dal nefasto sortilegio sono: mal di testa frequenti e particolarmente dolorosi, spossatezza immotivata, insonnia, ansia incontrollabile e agitazione, nausea, rifiuto del cibo e nei casi più acuti, depressione. Ma anche le nostre attività quotidiane inizieranno a risentire dell'aggressione energetica subita: sfortuna, amicizie interrotte bruscamente, situazioni lavorative ed economiche in netto calo, relazioni sentimentali sfasciatesi dal nulla e via discorrendo. Insomma, la ruota della nostra vita sta iniziando a girare al contrario e proprio non ce lo spieghiamo. In cuor nostro sappiamo che non si tratta di un semplice ed umano momento di sfortuna, siamo stati "adocchiati". Prima di urlare al malocchio e di ricorrere al guaritore di turno, fermiamoci un attimo. Cosa stiamo facendo di realmente concreto per migliorare la nostra vita? Gli affari vanno maluccio, ma stiamo cercando davvero di reinventarci per portare dei benefici al nostro lavoro? La nostra relazione non è più coinvolgente come un tempo, ma siamo sicuri di non esserci cullati troppo nella routine, nella noia e soprattutto di non aver esagerato nel trascurare il nostro partner? Abbiamo mal di testa, ma abbiamo consultato prima un medico? Inappetenza, stanchezza, agitazione e cosi via...non è che per caso stiamo lavorando un po' troppo e il nostro organismo sta implorando pietà? Bene, dopo ave risposto SINCERAMENTE ad ogni domanda, allora possiamo decidere il da farsi. Non sempre siamo gli sciagurati parafulmini della cattiveria umana. Spesso, i nostri veri aggressori energetici, siamo noi stessi. Dopo aver riflettuto attentamente sul decorso delle nostre vite, possiamo stabilire di avere o meno il malocchio. Se il riscontro è positivo, sappiate che servirà a ben poco rivolgersi a me o ad uno dei miei cari colleghi, se prima non imparerete ad innalzare le vostre frequenze vibratorie. Dovete sapere che i fascinatori, sono dei soggetti molto forti, ma altrettanto bassi e lerci dal punto di vista energetico. Ma come si fa a vibrare alto? Tenendo in ordine i pensieri attraverso la positività. I gesti attraverso la gentilezza, l'amore e il rispetto. Le parole attraverso l'educazione, la pacatezza e e un tono di voce piacevole. Lo spirito attraverso la preghiera, la meditazione e la purificazione. Un lavoro costante composto da questi indispensabili fattori, vi renderà inattaccabili. Prendetela come una vera e propria palestra energetica.
Ok, abbiamo toccato punto dopo punto tutti i possibili sintomi e ci siamo resi conto che siamo realmente affatturati. E ora? Cosa facciamo prima di iniziare con il nostro allenamento quotidiano utile per scongiurare altri eventuali attacchi?
Come dissi all'inizio di questo articolo, le nostre nonne, adoperavano degli antichi rituali di magia popolare per scoprire il malocchio. Sono pratiche purtroppo destinate a scomparire, e ad oggi, siamo rimasti in pochi ad eseguire la lettura dell'olio o della cenere, piuttosto che la pulizia della foto con l'ausilio di Sant'Antonio. Sono rituali tramandati con amore di generazione in generazione e le nuove leve, sono poco interessate alle eroiche gesta rurali delle nostre antenate. In particolar modo, lo sfascino eseguito con l'olio, si insegnava solo durante la notte della vigilia di Natale. Questo però non significa che non possiate correre ai ripari in maniera autonoma. Di seguito vi illustrerò un semplice rituale da eseguire in caso di malocchio.
Procuratevi dell'acqua benedetta, una medaglietta della Vergine Maria o un Crocifisso, una candela bianca votiva da 7 giorni o 7 candele bianche, un cornetto d'argento o rosso e un sacchettino bianco con del sale grosso dentro. Di Domenica mattina, accendete il cero votivo o la prima delle 7 candele e poggiate accanto ad essa l'acqua benedetta e la medaglietta o il Crocifisso, il cornetto e il sacchettino.Ora fatevi il segno della croce e bagnatevi la fronte, le labbra e il petto con l'acqua benedetta formando ogni volta 3 croci. Quando sarete pronti, recitate la seguente orazione tenendo fra le mani la medaglietta o il crocifisso:


"Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo Ti parlo con disprezzo occhio brutto
Ti scaccio in nome di Dio e di Maria e della Santissima Trinità, se (vostro nome o il nome della persona colpita) ha il malocchio che vada a finire in mare.
Scaccio l'invidia, scaccio i mormorii, scaccio il malocchio, scaccio le malelingue, scaccio la jettatura, scaccio la malvagità, io ti scaccio in nome di Dio e di Maria e della Santissima Trinità, se (vostro nome o il nome della persona colpita) ha il malocchio che vada a finire in mare.
Cinque sono stati che ti hanno visto, quattro sono stati quelli che t hanno adocchiato, tre sono stati quelli che ti hanno scacciato. Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo e la Santissima Trinità, se (vostro nome o il nome di chi è stato colpito) ha il malocchio che vada a finire in mare.
Fuori il malocchio dentro Maria, fuori il malocchio dentro Maria, fuori il malocchio dentro Maria, fuori il malocchio dentro Maria."


Ora bevete un sorso di acqua benedetta. Ripeterete l'orazione per 7 giorni sempre alla stessa ora ed eseguendo sempre gli stessi passaggi. Alla fine della settimana, raccogliete la cera rimasta e inseritela nel sacchettino bianco con il sale grosso, il cornetto d'argento o rosso e l'immaginetta/crocifisso. Riponete il sacchetto in un luogo sicuro della casa.


N.B. E' inutile smuovere le potenze celesti, se non provvediamo a recidere i rami secchi. Quindi, se avete individuato l'artefice della vostra sciagura, magari dategli il ben servito con classe.


Vi abbraccio
Soraya


martedì 21 giugno 2016


Mi chiamo Paola e ho 6 anni. Oggi ho fatto un disegno e aspetto che il mio papà torni dal lavoro, così potrò mostrarglielo. Papà è tornato, ma non è andata come speravo. Ha strappato il mio disegno e ha detto alla mamma che sono proprio una figlia inutile. Papà urla sempre. Ogni giorno. Ma la mamma dice che è solo nervoso. Io amo il mio papà.

Mi chiamo Paola e ho 12 anni. Oggi ho le mestruazioni e non riesco ad andare a scuola. Mio padre mi ha trascinato per i capelli lungo tutto il corridoio. Ha urlato che sono sporca, ma posso andare a scuola lo stesso. Ora sono in ospedale e ho un occhio nero. Mamma dice di non dire nulla ai carabinieri che sono nella mia stanza. Di prendere le 50 mila lire e di stare zitta. Papà mi ha dato i soldi e ora piange. Lo fa ogni volta che finisco qui per colpa sua.
Mi chiamo Paola e ho 20 anni. Nel frattempo mi sono sposata e aspetto una bambina. Mio marito non è cattivo, però non devi contraddirlo. Mai. Oggi me ne sono dimenticata e mi ha dato uno schiaffo. Sono caduta su un tavolino di vetro, frantumandolo. Mia figlia sta bene. So che non lo farà più. Mi ha chiesto scusa.
Mi chiamo Paola e ho 22 anni. Ho lasciato mio marito. Sono ancora in ospedale. Lui non voleva colpirmi, sono stata io a sbattere contro il marmo. L'ho detto anche all'infermiera che stanca di vedermi sempre lì in pronto soccorso, stavolta ha chiamato la polizia.
Mi sta urlando contro. Dice che mi porterà via mia figlia e che sono una puttana e presto mi ucciderà.
Mi chiamo Paola e ho 25 anni. Mi sono innamorata! Lui è strano, però. Ma so che mi vuole bene. Non so perché continua a ripetermi che sono inutile, che non so fare nulla, che le altre donne sono migliori di me. Me lo dice ogni giorno. Me lo urla fino a perdere la voce. Forse ha ragione lui, non sono una vera donna. Devo fare come dice.
Mi chiamo Paola e ho 31 anni. No, non aveva ragione lui. Io valgo e come. L'ho lasciato. E stavolta per sempre.
Mi chiamo Paola e ho 35 anni. Ho interrotto per sempre lo schema di auto castigo generato da mio padre. Oggi sono libera. Ho scelto di vivere.
Ah, credo nell'amore. Nell'amore verso me stessa.

Grazie Maryna

Mi chiamo Paola


Mi chiamo Paola e ho 6 anni. Oggi ho fatto un disegno e aspetto che il mio papà torni dal lavoro, così potrò mostrarglielo. Papà è tornato, ma non è andata come speravo. Ha strappato il mio disegno e ha detto alla mamma che sono proprio una figlia inutile. Papà urla sempre. Ogni giorno. Ma la mamma dice che è solo nervoso. Io amo il mio papà.

Mi chiamo Paola e ho 12 anni. Oggi ho le mestruazioni e non riesco ad andare a scuola. Mio padre mi ha trascinato per i capelli lungo tutto il corridoio. Ha urlato che sono sporca, ma posso andare a scuola lo stesso. Ora sono in ospedale e ho un occhio nero. Mamma dice di non dire nulla ai carabinieri che sono nella mia stanza. Di prendere le 50 mila lire e di stare zitta. Papà mi ha dato i soldi e ora piange. Lo fa ogni volta che finisco qui per colpa sua.
Mi chiamo Paola e ho 20 anni. Nel frattempo mi sono sposata e aspetto una bambina. Mio marito non è cattivo, però non devi contraddirlo. Mai. Oggi me ne sono dimenticata e mi ha dato uno schiaffo. Sono caduta su un tavolino di vetro, frantumandolo. Mia figlia sta bene. So che non lo farà più. Mi ha chiesto scusa.
Mi chiamo Paola e ho 22 anni. Ho lasciato mio marito. Sono ancora in ospedale. Lui non voleva colpirmi, sono stata io a sbattere contro il marmo. L'ho detto anche all'infermiera che stanca di vedermi sempre lì in pronto soccorso, stavolta ha chiamato la polizia.
Mi sta urlando contro. Dice che mi porterà via mia figlia e che sono una puttana e presto mi ucciderà.
Mi chiamo Paola e ho 25 anni. Mi sono innamorata! Lui è strano, però. Ma so che mi vuole bene. Non so perché continua a ripetermi che sono inutile, che non so fare nulla, che le altre donne sono migliori di me. Me lo dice ogni giorno. Me lo urla fino a perdere la voce. Forse ha ragione lui, non sono una vera donna. Devo fare come dice.
Mi chiamo Paola e ho 31 anni. No, non aveva ragione lui. Io valgo e come. L'ho lasciato. E stavolta per sempre.
Mi chiamo Paola e ho 35 anni. Ho interrotto per sempre lo schema di auto castigo generato da mio padre. Oggi sono libera. Ho scelto di vivere.
Ah, credo nell'amore. Nell'amore verso me stessa.

Grazie Maryna

martedì 14 giugno 2016

La Chiromanzia

La chiromanzia, ha da sempre affascinato gli uomini, grazie ai misteri nascosti fra linee e monti presenti sui palmi delle nostre mani. Ma andiamo con ordine, e analizziamo la funzione anatomica di questi splendidi strumenti che madre natura ci ha donato. 
La funzione tattile e quella prensile, sono strettamente collegate all'area della corteccia cerebrale che si occupa delle informazioni sensoriali e del controllo dei movimenti. La fascia dedicata alla mano occupa la quasi totalità dell'intero tronco, ed è semplice comprenderne la motivazione. Attraverso le mani, raccogliamo una serie infinita di informazioni e di emozioni. Basti pensare ad una stretta di mano, alla gestualità che assumiamo in base al nostro stato d'animo, alla percezione tattile che differisce e varia in base al materiale che stiamo manipolando e cosi via, fino ad arrivare al sacro: la preghiera. L'atto del congiungere le mani fra loro, dando vita cosi ad una gestualità mistica e di totale remissione al volere divino, ha incontrato nel tempo altre diramazioni inerenti al sacro e all'esoterico. L'uomo, resosi conto del grande potere che (permettetemi il gioco di parole) aveva fra le mani, sviluppò un potente e personalissimo mezzo divinatorio di semplice consultazione e interpretazione. Non esiste infatti nulla di più personale e unico delle nostri palmi. Da qui nasce la chiromanzia: pratica che mira ad individuare il destino, le caratteristiche e i sentimenti di una persona attraverso la morfologia della sua mano.
le origini di quest'Arte si perdono nella notte dei tempi. Secondo alcune fonti, è l'India ad essersi aggiudicata la paternità della chiromanzia, e solo più tardi, venne diffusa nei paesi occidentali. 
Ma è altrettanto vero che il termine "chiromanzia" proviene dal greco ed è composto da cheir (mano) e manteia (divinazione) quindi letteralmente è "divinazione della mano"
Alcuni filosofi greci, ad esempio, insegnarono l'interpretazione di questo oracolo a livello accademico, i romani lo associarono all'astrologia formando cosi un binomio fatto di conoscenza e messaggi, ma furono gli zingari che impugnarono definitivamente lo scettro della chiromanzia e la tramandarono nei secoli. 
Nonostante la diramazione quasi scentifica di tale pratica, La Gran Bretagna, nel diciottesimo secolo la dichiarò
illegale associandola alla stregoneria, che all'epoca, era severamente vietata. 
Negli ultimi due secoli però, gli studi e gli approfondimenti non sono mai mancati e ad oggi, possiamo vantare innumerevoli esperti nel settore della chirologia, cioè la scienza che tenta di dedurre i dati fisiopsicologici di una persona dallo studio della sua mano. Un'altra cosa di fondamentale importanza, è ricordare che entrambe le mani sono indispensabili per una corretta interpretazione. Vanno infatti affiancate, se vogliamo ottenere un quadro chiaro della situazione. Le linee sono suddivise in maggiori e minori, oltre ai monti, indispensabili per approfondire il consulto. 


Le linee maggiori

La linea della vita
La linea della vita è la prima da prendere in considerazione prima di procedere con tutto il resto. E' posizionata tra pollice ed indice e traccia un arco verso il basso in direzione del polso. Va sempre e solo letta dall'alto verso il basso. La sola lunghezza non stabilisce nessun criterio di longevità, ma se si dispone di una linea netta e ben marcata che abbraccia il monte di Venere, allora avremo un'esistenza tutto sommato serena e in salute. Linee spezzettate, irregolari o frastagliate, stabiliranno dei conflitti e dei forti cambiamenti da dover affrontare. Non demoralizzatevi. Specie se la linea prosegue comunque fluida e regolare.

Linea della Testa
Poco distante dalla linea della vita, troviamo quella della testa. Come potete ben vedere nella foto, procede in maniera orizzontale attraversando la mano. Grazie al suo percorso, stabiliremo le qualità intellettuali di una persona o la sua capacità di gestire le situazioni. Se appare lunga e netta, avremo a che fare con un individuo introverso, solitario e introspettivo. Al contrario, se la linea è breve ci parlerà di un'estrema leggerezza che induce a cose come l' infedeltà e la slealtà nei confronti del prossimo. Una linea tendente all'incurvatura, ci racconta di un animo altruista e generoso. Se invece leggiamo una retta, allora la persona in questione sarà estremamente egoista e carente di empatia. 

La Linea del Cuore
Spostiamoci ora sotto il mignolo. Troveremo la linea del cuore che andrà man mano spostandosi verso l'esterno. In quel breve tratto, è nascosta la nostra storia emotiva ed emozionale e non parliamo solo di rapporti romantici. Se la linea è marcata e ben delineata, parleremo di un soggetto appassionato, focoso e intenso. Se invece la linea si allontana dal suo binario principale accostandosi alle dita, ma in modo quasi sfuocato, allora si tratterà di una persona rigida, controllata ed emotivamente castrata.


Le Linee minori

La linea del Destino
Chiamata anche linea di Saturno, appare al centro del palmo e parte dal polso, fino ad arrivare fin sotto il dito medio. Qui parliamo di successo lavorativo e finanziario. Ci rivela se abbiamo doti da leader o da sottoposti.Non sempre è presente e non tutte le mani riescono a beneficiare di una lettura chiara. Purtroppo l'assenza di questa linea, determina un'esistenza priva di qualsiasi risonanza finanziaria. 


La linea epatica
Chiamata anche linea della salute. Anche in questo caso, In molte persone essa non appare, ma quando è presente, la si può individuare partendo dalla base della mano per terminare sotto il mignolo. Non lasciatevi ingannare però dal suo nome. Non determina affatto il nostro stato di salute, ma ci parla della nostra evoluzione spirituale e interiore. Una linea lunga e dritta stabilisce intelligenza e acume sottili accompagnati da scaltrezza. Se è breve e frammentata, allora abbiamo a che fare con un soggetto incostante.

I monti
Ora che abbiamo fatto la conoscenza delle linee, passiamo ai monti. In totale sarebbero 7 e ognuno di loro porta il nome di un pianeta. Di seguito andremo a scoprire i più importanti.

Monte di Venere
Il Monte di Venere determina la sessualità e la propensione ai vizi che donano piacere e appagamento. Più sarà scarno e più sarà insoddisfacente l'aspetto carnale del soggetto. Al contrario un monte prominente ci parla di di una forte sessualità e di una grande apertura nei confronti del piacere.





Monte di Marte
Il monte di Marte abbraccia tutto l'emisfero inerente all'aggressività, alla bellicosità e alla carenza di dialogo. Più sarà evidente e più avremo a che fare con un personaggio violento, aggressivo e poco incline alla tolleranza. Al contrario, se il monte si presenta piccolo e privo di rilevanza, il consultante sarà per lo più insicuro, tendente al subire in silenzio e profondamente pacifista. Il monte di Marte è probabilmente il più importante. Da esso nascono tutti i rapporti umani. 

Monte della Luna
Ed eccoci arrivati all'ultimo monte. Il mio preferito, fra l'altro. Il monte della luna ha a che fare con l'intuito, la spiritualità, la sensibilità ai mondi sottili e interdimensionali. Ci mette in contatto con il nostro SE superiore e con gli spiriti guida che ci affiancano. le sue dimensioni dovrebbero essere equilibrate e proporzionate al resto della mano. In caso contrario, un'eccessiva prominenza determina una grande spiritualità che però spesso potrebbe perdere di vista la razionalità. Mentre un monte disordinato, pieno di tratti e sottosviluppato, appartiene a soggetti inclini a gravi patologie psichiatriche.


Ricapitolando: le vostre mani, contengono molto più di quanto possiate immaginare. 
Buona chiromanzia a tutti.
Soraya 


sabato 11 giugno 2016

Bagno gitano di purificazione per l'aura e il corpo



Bene, dopo aver pensato alla pulizia energetica della nostra casa, passiamo al nostro tempio personale: il corpo con relativa aura. Serve a poco ripristinare le vibrazioni circostanti, se poi deambuliamo con un aura non proprio limpida. Nella tradizione gitana, l'utilizzo dei bagni energetici è fondamentale. Non bastano infatti le varie fumigazioni con salvia bianca e resine, per consentirci di ottenere una pulizia profonda. Dobbiamo ricorrere prima all'energia dell'acqua. Siamo pronti. Procediamo! 

OCCORRENTE:
-1 rosa bianca senza spine
-1 stecca di cannella
-1 cucchiaino di zucchero di canna 
-1 bottiglia di acqua minerale liscia da un litro e mezzo
-1 candela bianca 
-1 ciotolina con dell'acqua 

PROCEDIMENTO:
Accendiamo la nostra candela bianca, a rappresentanza della nostra anima, affidandola alla luce e alla protezione divina. Visualizzate quindi tutta l'armonia del cosmo che discende su di voi. Disponete la ciotolina con l'acqua accanto alla candela, offrendo cosi luce e acqua agli spiriti più elevati, che, in questo istante, stanno presenziando. Fate bollire il litro e mezzo di acqua in una pentola, spegnete come sempre la fiamma, aggiungete la rosa intera compresa di gambo e di foglie. Attenzione alle spine, eliminatele completamente aiutandovi con un coltellino. Ora aggiungete il cucchiaino di zucchero di canna, la stecca di cannella e mescolate il tutto usando la mano destra. Mentre rimestate il vostro liquido in senso orario, invocate il potere gitano pronunciando le seguenti parole: 

"Gitana Clarita, Gitani di strada, Gitana Rosa Madalena, Gitano Francisco, Gitano Pedro, e tutta l'eggregora di luce: potenza astrale di purificazione e armonia, vi chiedo, nel nome di Santa Sara Kali, di benedire il liquido della mia serenità, donatami da Madre Terra, per purificare la mia carne. Rendetemi degna estensione in questo mondo di tenebre. Rendetemi luce nell'oscurità". 

Coprite la pentola con un coperchio e lasciate riposare per almeno un'ora, di modo che l'acqua accolga tutto il potere degli elementi inclusi e della vostra invocazione. Trascorsa l'ora, filtrate e conservate la rosa e la cannella. Andranno inseriti in un sacchettino bianco o di un qualsiasi altro colore chiaro. Siete finalmente pronti per eseguire il vostro bagno. Pensiamo prima alla comune igiene personale attraverso un sapone neutro o al cocco. Risciacquate con cura e aiutandovi con un mestolino o un bicchierino, bagnatevi dal collo in giù facendo molta attenzione a coprire ogni singola parte del vostro corpo (braccia, ascelle, spalle, schiena, glutei, gambe, piedi) bagnatevi completamente senza tralasciare nulla. Uscite dalla doccia e tamponate delicatamente con un asciugamano pulito. Niente profumi, deodoranti o creme fino al giorno dopo. Quando sarete perfettamente asciutti, indossate qualcosa di chiaro, preferibilmente di bianco. Prendete il sacchettino che avete precedentemente preparato e mettetelo sotto il cuscino. Ora non vi resta che fare una sana dormita. Vi sveglierete come nuovi. Potenziati nel corpo, nell'aura e nella psiche. Vibrerete come non mai. 

N.B. il sacchettino andrà restituito a Madre Terra il giorno dopo. Lasciatelo in un prato o nel vostro giardino.

Boa Sorte! 
Soraya


Io sono Exu e rappresento ciò che tu sei.

- Buono per chi è buono, malvagio se la tua natura lo è.
Ti darò tutto quello che mi chiedi, non solo perché io posso, ma per farti capire il valore e il peso di quanto scegli di avere.
Porto una croce tatuata sul petto, non per dimostrare devozione al "salvatore", ma per mostrare che la destinazione è un grande bivio, e dipende solo da te che strada scegliere.
L'ombra è la mia casa, non perché mi nascondo dalla luce, ma perchè è nella penombra che vedo il tuo lato oscuro e solo cosi posso impedirgli di possederti.
La mia risata è cosi fragorosa perchè sfido ogni giorno la stupidità umana avvolta dall'avidità, dalla vanità e dalle bugie.
Tutto questo non serve a nulla e vedrai che questi vizi diventeranno pesanti catene da trascinare in questo deserto arido senza tempo.
Il tuo mondo è una grande illusione. Qui nel nostro tempio vedrai con gli occhi dello spirito, che non hanno nulla a che vedere con gli occhi del piano fisico.
C'è solo una legge creata prima del tempo che tu conosci e porta il nome di Zambi. Io, seduto nella mia penombra, ti guardo, ti scruto, ma solo tu sei responsabile delle tue azioni.
- Io sono il guardiano, il giudice, la forza, il tuo specchio.
Io sono Exu!

Ricetta gitana per la purificazione delle nostre case




Per quanto si tenti di mantenere il nostro ambiente domestico sempre armonioso e in ordine, spesso capita di percepire le energie della nostra casa, pesanti. I fattori scatenanti, sono innumerevoli, ma prima di urlare alla iattura e alla disgrazia, lanciataci dai nostri ospiti, sarebbe il caso di meditare un attimo. I primi responsabili di una condizione energetica domestica alterata, siamo proprio noi. I continui litigi, le urla, le tensioni, i pensieri negativi, una mancata purificazione periodica, la pulizia degli spazi, producono nel tempo un'alterazione del sottile che ci circonda. Di seguito una semplice ricetta gitana per purificare le nostre case, in caso di "sporcizia" energetica e quindi di negatività. Andrà eseguita durante la luna calante e mai di Lunedì. 

OCCORRENTE:
-7 foglie di eucalipto
-1 pastiglia di canfora (la canfora si trova in qualsiasi erboristeria o parafarmacia)
-3 pugni di sale grosso
-Circa mezzo flaconcino di essenza alla lavanda. 

PROCEDIMENTO:
Fate bollire dell'acqua in una pentola piuttosto capiente. Spegnete la fiamma e aggiungete le 7 foglie di eucalipto. Girate bene con un cucchiaio di legno, coprite con un coperchio e lasciate riposare per una mezz'oretta. Trascorso il tempo necessario, aggiungete la pastiglia di canfora, i 3 pugni di sale grosso e la lavanda. Mescolate nuovamente con il cucchiaio di legno e filtrate il tutto in un secchio facendo attenzione alle foglie di eucalipto. Andranno infatti restituite a madre terra, lasciandole in un prato, o nel vostro giardino. 
Prendete ora un vasetto di vetro compreso di tappo o di chiusura ermetica e mettete via un po' del liquido appena preparato. Conservatelo accuratamente. Siete pronti per ripulire la vostra casa da cima a fondo. Quando i pavimenti e le superfici si saranno asciugati, prendete il vostro vasetto e con la punta delle dita, spargete il liquido in tutti gli angoli della casa, fino ad arrivare alla porta d'ingresso. Ora dirigetevi al centro della stanza principale e richiamate lo spirito della vostra abitazione pronunciando le seguenti parole: 

"Io (vostro nome) mi presento a te, potente spirito. Libera la mia casa dalla negatività, dalla malattia, dalla miseria, dalla sofferenza e dai nemici. Siano essi vivi o morti. Liberami dalle mie angosce e da quelle di chi vuole rendermi infelice. Ti risveglio dal tuo sonno, potente guida. Custodisci questa casa e i suoi abitanti".

Restate qualche istante in meditazione e ringraziate il custode appena evocato. 
Accendete un incenso e fumigate ogni stanza della vostra casa in senso orario. 

Boa Sorte! 
Soraya 


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