martedì 4 ottobre 2016

Rituale zingaro per attirare l'amore


Può capitare di imbatterci in amori complicati, o in persone decisamente difficili da interpretare. 

Se siete stanchi di aspettare e di arrovellarvi il cervello fra mille dubbi, allora questo rituale fa per voi. ATTENZIONE: Non è un legamento. Trattasi di un semplice rito per favorire una situazione che sia in fase quantomeno embrionale. Lavoreremo a partire dalla prima notte di luna crescente.


Procuratevi un piccolo contenitore in terracotta o di porcellana provvisto di coperchio, una patata bella grossa, 7 fagioli, del miele, una striscia di carta bianca senza righe, una penna rossa, dell'ovatta e una candela rossa.
Ora che avete tutto il necessario, procediamo con la realizzazione del rituale.
Lessate la patata senza esagerare nella cottura. Dovrà restare soda. Pelatela e quando sarà tiepida, modellatela delicatamente con le mani senza comprimerla troppo fino ad ottenere la forma di una testa. Non importa se non sarà perfetta, non siamo ad un corso di scultura. Fatto ciò, praticate un forellino sulla cima della vostra patata aiutandovi con un coltellino. Su una strisciolina di carta scrivete con la penna rossa il nome e il cognome della persona che amate, arrotolatelo e inseritelo nel foro che avete appena eseguito. Prendete ora i 7 fagioli e sempre con molta delicatezza, disponeteli sulla patata posizionando gli occhi, il naso, la bocca e le orecchie. Passiamo al contenitore di terracotta o di porcellana. Foderatelo con abbondante ovatta e posizionate al suo interno la patata assicurandovi che sia stabile. Ora versate qualche goccia di miele sul foro nel quale avete inserito la striscia di carta col nome e chiudete il tutto con un coperchio. Prendete la candela rossa e tracciate 7 linee su di essa aiutandovi con la punta di un coltello. Le linee dovranno essere orizzontali e distanti circa 2 cm l'una dall'altra. Assicurate la candela sul coperchio del vostro contenitore aiutandovi con della cera fusa e accendetela. Bussate 3 volte sul coperchio e rivolgetevi alla persona che volete avvicinare come se fosse li davanti a voi. Esprimete i vostri sentimenti, le vostre necessità, ma non siate petulanti. Vi ricordo che la magia è fatta di vibrazioni e nessun rituale potrà mai funzionare se frigniamo e ci lamentiamo. Appena la combustione della candela avrà raggiunto la prima tacca che avete tracciato, spegnetela. Ripeterete il tutto per 7 giorni di fila. Quindi ricapitolando: accendete la candela, bussate 3 volte, parlate a voce alta alla persona da avvicinare, raggiungete la tacca con la combustione e spegnete. Ogni tacca corrisponde ad un giorno.Cosa importantissima: dovrete posizionare il vostro contenitore in un luogo sicuro e con il suo viso rivolto verso l'interno della casa. Allo scadere dei 7 giorni, tirerete fuori la patata dal contenitore e la pianterete in un bel vaso di fiori.
Ricordate sempre che non si tratta di un legamento, ma di un rituale per favorire e riavvicinare.


Boa sorte!


lunedì 3 ottobre 2016

Gli effetti collaterali del legamento di Santa Elena


Quando l'amore diviene una maledizione 


Ci siamo passate tutte: quando un amore finisce, lasciandoci sconvolte e atterrite, spesso, i pensieri che formuliamo prese dalla disperazione, abbracciano contesti malsani come i legamenti d'amore. La magia rossa è ricca di questo genere di rituali. Molti sono assolutamente innocui, quasi improduttivi. Altri, invece, si rivelano delle vere e proprie trappole dalle quali difficilmente si può uscire. Il legamento di Santa Elena, appartiene a questa fetta di scempi esoterici. Il sincretismo fra le religioni africane e cattolicesimo è ormai noto a tutti, e, nella Santeria cubana, la figura di questa Santa, viene adoperata da secoli nei rituali d'amore. Parliamo di bassa magia, di energie violente e distruttive, specie se manipolate con una scarsa conoscenza. Prima di affrontare il discorso inerente all'aspetto esoterico della questione, procediamo con le dovute presentazioni.


Santa Elena, madre dell'Imperatore Costantino il grande, condusse una vita umile e modesta, servendo ai tavoli della locanda di famiglia. Un giorno, però, il tribuno Costanzo Cloro, si innamorò perdutamente di quella ragazza cosi bella ma al tempo stesso introversa e schiva. Si sposarono, ma il loro matrimonio durò poco meno di 13 anni, poichè Diocleziano, nominò Costanzo Cloro nuovo Cesare e lo obbligò a ripudiare Elena, perchè considerata una plebea e quindi non era adatta ad affiancare un uomo dai nobili natali. Il suo posto fu preso da Teodora, figlia dell'Imperatore Massimiano. La donna si ritirò senza protestare fino a quando suo figlio Costantino, divenuto Imperatore a York, la fece convocare, restituendo cosi dignità, gloria e potere a sua madre, nominandola Augusta. Nonostante i privilegi e la vita sfarzosa, Elena, conservò un atteggiamento modesto e si occupò principalmente dei bisogni del popolo attingendo al patrimonio di famiglia. Le sue opere di carità, ben presto, furono conosciute in tutto il mondo. In origine, Elena, era pagana, ma Costantino la spinse alla conversione e a rimettersi alla volontà del Dio cattolico. L'ormai anziana donna nutrì il desiderio di affrontare un lungo e faticoso viaggio in Terra Santa alla ricerca della croce di Gesù. Il reperto fu ritrovato grazie all'aiuto di un uomo chiamato Giuda, e, furono rinvenuti anche i chiodi utilizzati durante la crocefissione. Secondo alcune leggende, Elena, fece trasportare una parte della croce nella basilica romana innalzata a suo nome, e fece tramutare i chiodi in un diadema e in un ferro di cavallo da donare a suo figlio.
Morì all'età di ottant'anni, accanto a Costantino e fu subito venerata come Santa grazie alle sue virtù, alle opere di carità e per l'immensa umiltà.
Viene ricordata e celebrata il 18 di Agosto
Protegge in particolar modo dal fuoco, dall'epilessia e dal cancro.


Ora che conosciamo una piccola parte della storia di Santa Elena, passiamo alle ragioni secondo le quali, non va eseguito un legamento d'amore nel suo nome.
-Quando svolgete un legamento invocandola, sappiate che non state lavorando con lei, ma con la sua controparte appartenente alla Santeria cubana a causa del sincretismo presente fra le due religioni.
-Il legamento in questione presenta due versioni ufficiali, reperibili ovunque. Entrambe sono classificate come delle vere e proprie fatture.
-Non otterrete nessun sentimento da parte di chi avete deciso di legare a voi. Questo genere di fattura agisce distruggendo la volontà altrui e otterrete solo un fantoccio rabbioso, che, se pur incapace di staccarsi completamente da voi, nutrirà solo astio e rancore alternati ad una dipendenza morbosa che in alcuni casi, può sfociare in gelosia patologica e violenza.
-Entrambi i soggetti coinvolti nella fattura, si ammaleranno nella psiche e nel corpo. Molte testimonianze ci raccontano di profonde depressioni, angoscia, tremori, insonnia, incubi, anoressia o bulimia, tentativi di suicidio, dolori atroci allo stomaco, alla testa e alle articolazioni.
-Non otterrete mai più una vita sentimentale appagante. Ogni storia da voi intrapresa verrà inevitabilmente colpita da quanto avete fatto. La cosa interessa maggiormente chi è stato attaccato dal legamento, ma non significa che chi lo ha eseguito sia al sicuro.
-Santa Elena, nella tradizione cattolica, è stata lasciata da suo marito per un'altra donna. Mai e poi mai vi aiuterà a distruggere una relazione fra due persone, poichè ella conobbe il dolore dell'abbandono.Piuttosto vi punirà attraverso una serie di sventure.
-Tornare indietro da questo tipo di fattura è quasi impossibile. Dietro c'è un lungo cammino fatto di preghiera e nella peggiore delle ipotesi, di esorcismi.


Concludo con un ultimo pensiero:
Legare a noi una persona contro la sua volontà, è atto barbaro e privo di umanità. Otterrete solo un essere anaffettivo e privo di qualsiasi slancio emozionale. Dovrete fare i conti con la vostra coscienza ogni giorno, e, soprattutto, pagherete un prezzo altissimo per quanto avete deciso di fare. Baratterete la vostra serenità, la possibilità di accogliere un nuovo amore, per qualcosa di malsano ottenuto attraverso la coercizione.


Soraya Do Oriente

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