martedì 21 giugno 2016


Mi chiamo Paola e ho 6 anni. Oggi ho fatto un disegno e aspetto che il mio papà torni dal lavoro, così potrò mostrarglielo. Papà è tornato, ma non è andata come speravo. Ha strappato il mio disegno e ha detto alla mamma che sono proprio una figlia inutile. Papà urla sempre. Ogni giorno. Ma la mamma dice che è solo nervoso. Io amo il mio papà.

Mi chiamo Paola e ho 12 anni. Oggi ho le mestruazioni e non riesco ad andare a scuola. Mio padre mi ha trascinato per i capelli lungo tutto il corridoio. Ha urlato che sono sporca, ma posso andare a scuola lo stesso. Ora sono in ospedale e ho un occhio nero. Mamma dice di non dire nulla ai carabinieri che sono nella mia stanza. Di prendere le 50 mila lire e di stare zitta. Papà mi ha dato i soldi e ora piange. Lo fa ogni volta che finisco qui per colpa sua.
Mi chiamo Paola e ho 20 anni. Nel frattempo mi sono sposata e aspetto una bambina. Mio marito non è cattivo, però non devi contraddirlo. Mai. Oggi me ne sono dimenticata e mi ha dato uno schiaffo. Sono caduta su un tavolino di vetro, frantumandolo. Mia figlia sta bene. So che non lo farà più. Mi ha chiesto scusa.
Mi chiamo Paola e ho 22 anni. Ho lasciato mio marito. Sono ancora in ospedale. Lui non voleva colpirmi, sono stata io a sbattere contro il marmo. L'ho detto anche all'infermiera che stanca di vedermi sempre lì in pronto soccorso, stavolta ha chiamato la polizia.
Mi sta urlando contro. Dice che mi porterà via mia figlia e che sono una puttana e presto mi ucciderà.
Mi chiamo Paola e ho 25 anni. Mi sono innamorata! Lui è strano, però. Ma so che mi vuole bene. Non so perché continua a ripetermi che sono inutile, che non so fare nulla, che le altre donne sono migliori di me. Me lo dice ogni giorno. Me lo urla fino a perdere la voce. Forse ha ragione lui, non sono una vera donna. Devo fare come dice.
Mi chiamo Paola e ho 31 anni. No, non aveva ragione lui. Io valgo e come. L'ho lasciato. E stavolta per sempre.
Mi chiamo Paola e ho 35 anni. Ho interrotto per sempre lo schema di auto castigo generato da mio padre. Oggi sono libera. Ho scelto di vivere.
Ah, credo nell'amore. Nell'amore verso me stessa.

Grazie Maryna

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