domenica 22 maggio 2016

La rinascita e la nuova me



Era da molto, troppo tempo che non entravo qui dentro, e, farlo ora, ha un valore aggiunto. 

Sono stati giorni lunghi, i miei. Pieni di dubbi, di domande e di decisioni da prendere su due piedi.
Il tempo a mia disposizione non è di certo mancato in queste due settimane, e, aggrappandomi alla fede, ho compreso finalmente una cosa fondamentale: la vita è come una candela esposta al vento. 
Non siamo noi a stabilire la sua durata, è vero,  ma possiamo imparare a difenderla dalle intemperie. Abbiamo il dovere di farlo. Negli ultimi anni (22 per l'esattezza) ho speso ogni mio singolo istante in virtù dello studio, dell'esoterismo, della ricerca antropologica, storica e folcloristica. Ho dedicato anima e corpo alla divinazione, alla ritualistica, ai viaggi che hanno arricchito il mio bagaglio culturale e mi hanno consentito di poter apprendere e raccontare quanto i miei occhi avevano avuto l'onore di vedere. Ho raccolto testimonianze, ricette, segreti, racconti e ingredienti. Ho mosso i miei passi verso qualcosa di vasto e ignoto come la magia Afrobrasiliana, e li, come ben sapete, ho finalmente piantato le mie radici. Almeno nello spirito, intendiamoci. Sono pur sempre un'anima gitana. La vita stanziale non è per me. 
In tutto questo mio vagare eterno, avevo dimenticato però un piccolissimo particolare: sono fatta anche di materia organica, sogni e affetti, e, la bruja, ha avuto la meglio sulla donna. Le due cose devono e possono coesistere, ma non quando la bruja, oscura la donna fino a farla quasi sparire. Nei giorni che hanno preceduto il mio intervento, ho avuto modo di vivere una quotidianità fatta di normalità, di piccole gioie, di grandi paure e profondi viaggi introspettivi, e sapete una cosa? E' stato magnifico. Pensate a quanto tempo prezioso sprechiamo ogni giorno per correre dietro alle futilità. Riponiamo il nostro successo, la nostra felicità e il nostro futuro nelle mani degli altri, dimenticando che solo noi siamo i reali detentori di quella preziosissima chiave che spalanca le porte del nostro futuro. E cosi, fra una sciocchezza e l'altra, le nostre vite scorrono minuto dopo minuto. Nessuno ci ridarà mai indietro quanto ci stiamo lasciando scivolare fra le mani quasi fosse sabbia sottilissima. Nessuno. Gli affetti mutano, i nostri figli crescono, le stagioni avanzano, le lune passano anche senza la nostra attenzione, ma perchè rinunciare a tutto ciò? Perchè preferire la via della dannazione ad ogni costo e nel nome di qualcuno o qualcosa che tiene in ostaggio le nostre ali? Sono stata rimproverata più volte di svolgere il mio ruolo da cartomante e ritualista con troppo zelo e troppa umanità. "La zingara del popolo", mi chiamano affettuosamente cosi. Probabilmente avrei dovuto supervisionare il tutto dall'alto del mio sapere come chiunque abbia una certa esperienza nel settore, senza alcuna implicazione emotiva. Probabilmente come disse una mia cara amica cubana, dovevo solo raggiungere il trono che mi spetta di diritto e mantenere il cipiglio di chi ne ha viste tante e può permetterselo, ma cosi non è stato. La zingara del popolo è rimasta con la sua gente fino all'ultimo, perchè è quello il suo posto. Ma qual è il prezzo da pagare per tutto questo? La vita stessa. Voi che osservate dall'esterno, che spostate la tenda dei nostri carrozzoni, vedete solo il fascino e i lustrini di un mondo mistico e antico. Vi perdete fra le mille gemme, i tarocchi variopinti, le sensuali sibille e il futuro a portata di mano. Signori, oltre la patina argentata, esiste una vita di sacrifici che non conosce tempo, spazio e dimensione, ed è li, che se non si fa attenzione, che si perde l'essere umano. La rinascita, perchè è di questo che parliamo, comporta cose come il cambiamento radicale e una profonda presa di coscienza. Verranno giorni di grande potere per me e voglio sfruttarli al meglio. Questo significa che i vampiri energetici sono ufficialmente banditi dalla mia esistenza a partire da ora. Stendermi su un lettino di una fredda sala operatoria, mi ha permesso di comprendere che chi nasce con un dono e con un ruolo ben definito in questa terra di mezzo che separa il mondo dei vivi da quello degli spiriti, non può diventare cibo per parassiti. Abbiamo una responsabilità enorme verso noi stessi e verso chi ci guida. 

Abbiate cura di voi e amatevi più di qualsiasi altra cosa al mondo. Siate felici per raggiungere le mete, non il contrario. 

Sto per tornare e stavolta nulla sarà come prima...
Axè!

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